Benessere

Tutto è collegato: meditazione

per ritrovare la distensione

addominale

Ogni tanto è capitato a tutte di provare una sensazione di gonfiore addominale, come se ci fosse un palloncino gonfio all’altezza dello stomaco.

È una condizione che provoca disagio e si ripercuote sulla tua produttività ed il tuo umore, rovinando la giornata e anche l’appetito.

Oggi scopriremo insieme le possibili cause del gonfiore addominale legate ad un malessere interiore e come lo yoga può aiutarti a prevenirlo attraverso la pratica e la meditazione, liberandoti da questa fastidiosa sensazione. Tutto è collegato!

Gonfiore addominale: le cause emotive e la pratica yoga come prevenzione e rimedio contro questo disturbo

Nelle discipline olistiche come lo yoga, lo stomaco è l’organo che gestisce le emozioni. Una sorta di cervello addominale che ha la capacità di produrre sostanze psicoattive che influenzano gli stati d’animo. 

Problematiche e patologie a stomaco e intestino possono influenzare l’ormone del benessere e essere quindi sintomi di un accumulo di tensioni e negatività che non sono state adeguatamente elaborate e “digerite”, proprio come quando mangi qualcosa di troppo pesante e non facilmente assimilabile.

Preoccupazioni, rabbia e disagi emotivi latenti e persistenti sono situazioni che creano uno stato di stress, causa di un’iperventilazione che porta ad ingerire molta aria, creando gonfiore. Oltretutto, il nervosismo può causare un’irritazione del colon e il conseguente ingrossamento della pancia. 

Liberarsi dal peso di questi stati interiori negativi e recidivi è il primo passo per ritrovare leggerezza e riprendere il controllo di mente e corpo. 

È qui che entra in gioco la disciplina olistica dello yoga con la sua saggezza. Attraverso la meditazione è possibile recuperare il contatto con il proprio IO interiore e sentirsi nuovamente padroni delle proprie emozioni. 

Tramite movimenti specifici legati alla pratica di alcuni asana (dal sanscrito “posizione”) è possibile massaggiare l’area addominale e gli organi interni, alleviando e prevenendo il gonfiore e i dolori addominali. 

La nostra insegnante di yoga Francesca ha selezionato tre posizioni utili proprio per affrontare il disagio interiore e le problematiche addominali.

tutto-collegato

La sequenza del gatto e della mucca: Marjariasana e Bitilasana

La prima esecuzione proposta è ideale per rafforzare e stimolare gli organi addominali e distendere la mente. Si tratta della sequenza di due asana: Marjariasana e Bitilasana, ovvero la posizione del gatto (marjar) e della mucca (batila):

  • Posizionati sul tappetino in quadrupedia, con le mani esattamente in linea con le spalle e le ginocchia sotto le anche. È importante non accorciare la distanza tra spalle ed anche, ma rispettarla e percepirla concretamente;
  • Parti dal coccige per spingere verso il basso le vertebre – inarcando leggermente la schiena. Apri bene il petto ed inspira volgendo lo sguardo verso l’alto;
  • Srotola la schiena iniziando dal coccige, inarcala e guarda l’ombelico.

Ripeti entrambi i movimenti in modo lento e controllando la respirazione. Termina l’asana riportando la colonna in posizione neutra.

Oltre ai benefici legati agli organi addominali e l’allentamento di ansie e stress, la pratica di questa sequenza stimola la funzione renale, apre il petto favorendo il respiro e aiuta a prevenire il dolore alla schiena.

Parivrtta Anjaneyasana: affondo con torsione del busto

Si prosegue con la posizione della scimmia in torsione, un asana che infonde autostima, coraggio e dona equilibrio al corpo e alla mente:

  • Da una posizione di quadrupedia (con le mani sotto le spalle e le ginocchia in linea con le anche) porta il piede sinistro tra le mani;
  • Inspirando solleva il busto, apri bene il petto e porta le mani al centro, in preghiera;
  • Attiva bene l’addome e compi una torsione con il busto verso sinistra, sistema il gomito destro all’esterno del ginocchio sinistro e blocca la posizione di rotazione. Abbassa bene le spalle, apri il petto e percepisci l’addome;
  • Espirando, sciogli la posizione e ritorna al centro.

Esegui la stessa posizione con la gamba opposta.

Balasana: la posizione del bambino

La terza ed ultima posizione è quella del bambino, la cui esecuzione aiuta a rilassare gli organi addominali, le spalle, il collo e la schiena, riduce le sensazioni negative e il mal di testa alleviando i crampi:

  • Posizionati in quadrupedia e spingiti indietro con i glutei sui piedi, mantenendo le braccia allungate in avanti sul tappetino;
  • Porta il busto verso il pavimento e scendi il più possibile, provando ad appoggiare la testa a terra;
  • Puoi chiuderti completamente nella posizione sistemando le braccia lungo il corpo, con i palmi rivolti verso l’alto;
  • Respira bene con la pancia, premendo bene l’addome sulle cosce per massaggiare gli organi interni.

    Esegui queste posizioni per 5/10 respiri, cercando di rilassarti.

    Il gonfiore addominale può essere causato anche da squilibri alimentari. Continua il tuo percorso alla ricerca del benessere e dell’ottimismo con la pasta di piselli verdi bio di Felicia, una valida alternativa alla pasta, da gustare anche di sera. Porta in tavola il gusto autentico dei legumi e la leggerezza che ti sazia senza appesantire. Ricca di proteine e fibre e fonte di ferro è ideale per tutta la famiglia e anche per gli sportivi.

     

    Francesca Sala
    Istruttrice di Yoga e di Yoga in gravidanza e per bambini

    Classe 1995, un curriculum che racconta una passione verticale per il mondo dello Yoga, in tutte le sue declinazioni e nella sua componente anche di espressione di stati d’animo e fasi della vita.

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    Tutto è collegato: meditazione

    per ritrovare la distensione

    addominale

    Ogni tanto è capitato a tutte di provare una sensazione di gonfiore addominale, come se ci fosse un palloncino gonfio all’altezza dello stomaco.

    È una condizione che provoca disagio e si ripercuote sulla tua produttività ed il tuo umore, rovinando la giornata e anche l’appetito.

    Oggi scopriremo insieme le possibili cause del gonfiore addominale legate ad un malessere interiore e come lo yoga può aiutarti a prevenirlo attraverso la pratica e la meditazione, liberandoti da questa fastidiosa sensazione. Tutto è collegato!

    Gonfiore addominale: le cause emotive e la pratica yoga come prevenzione e rimedio contro questo disturbo

    Nelle discipline olistiche come lo yoga, lo stomaco è l’organo che gestisce le emozioni. Una sorta di cervello addominale che ha la capacità di produrre sostanze psicoattive che influenzano gli stati d’animo. 

    Problematiche e patologie a stomaco e intestino possono influenzare l’ormone del benessere e essere quindi sintomi di un accumulo di tensioni e negatività che non sono state adeguatamente elaborate e “digerite”, proprio come quando mangi qualcosa di troppo pesante e non facilmente assimilabile.

    Preoccupazioni, rabbia e disagi emotivi latenti e persistenti sono situazioni che creano uno stato di stress, causa di un’iperventilazione che porta ad ingerire molta aria, creando gonfiore. Oltretutto, il nervosismo può causare un’irritazione del colon e il conseguente ingrossamento della pancia. 

    Liberarsi dal peso di questi stati interiori negativi e recidivi è il primo passo per ritrovare leggerezza e riprendere il controllo di mente e corpo. 

    È qui che entra in gioco la disciplina olistica dello yoga con la sua saggezza. Attraverso la meditazione è possibile recuperare il contatto con il proprio IO interiore e sentirsi nuovamente padroni delle proprie emozioni. 

    Tramite movimenti specifici legati alla pratica di alcuni asana (dal sanscrito “posizione”) è possibile massaggiare l’area addominale e gli organi interni, alleviando e prevenendo il gonfiore e i dolori addominali. 

    La nostra insegnante di yoga Francesca ha selezionato tre posizioni utili proprio per affrontare il disagio interiore e le problematiche addominali.

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    La sequenza del gatto e della mucca: Marjariasana e Bitilasana

    La prima esecuzione proposta è ideale per rafforzare e stimolare gli organi addominali e distendere la mente. Si tratta della sequenza di due asana: Marjariasana e Bitilasana, ovvero la posizione del gatto (marjar) e della mucca (batila):

    • Posizionati sul tappetino in quadrupedia, con le mani esattamente in linea con le spalle e le ginocchia sotto le anche. È importante non accorciare la distanza tra spalle ed anche, ma rispettarla e percepirla concretamente;
    • Parti dal coccige per spingere verso il basso le vertebre – inarcando leggermente la schiena. Apri bene il petto ed inspira volgendo lo sguardo verso l’alto;
    • Srotola la schiena iniziando dal coccige, inarcala e guarda l’ombelico.

    Ripeti entrambi i movimenti in modo lento e controllando la respirazione. Termina l’asana riportando la colonna in posizione neutra.

    Oltre ai benefici legati agli organi addominali e l’allentamento di ansie e stress, la pratica di questa sequenza stimola la funzione renale, apre il petto favorendo il respiro e aiuta a prevenire il dolore alla schiena.

    Parivrtta Anjaneyasana: affondo con torsione del busto

    Si prosegue con la posizione della scimmia in torsione, un asana che infonde autostima, coraggio e dona equilibrio al corpo e alla mente:

    • Da una posizione di quadrupedia (con le mani sotto le spalle e le ginocchia in linea con le anche) porta il piede sinistro tra le mani;
    • Inspirando solleva il busto, apri bene il petto e porta le mani al centro, in preghiera;
    • Attiva bene l’addome e compi una torsione con il busto verso sinistra, sistema il gomito destro all’esterno del ginocchio sinistro e blocca la posizione di rotazione. Abbassa bene le spalle, apri il petto e percepisci l’addome;
    • Espirando, sciogli la posizione e ritorna al centro.

    Esegui la stessa posizione con la gamba opposta.

    Balasana: la posizione del bambino

    La terza ed ultima posizione è quella del bambino, la cui esecuzione aiuta a rilassare gli organi addominali, le spalle, il collo e la schiena, riduce le sensazioni negative e il mal di testa alleviando i crampi:

    • Posizionati in quadrupedia e spingiti indietro con i glutei sui piedi, mantenendo le braccia allungate in avanti sul tappetino;
    • Porta il busto verso il pavimento e scendi il più possibile, provando ad appoggiare la testa a terra;
    • Puoi chiuderti completamente nella posizione sistemando le braccia lungo il corpo, con i palmi rivolti verso l’alto;
    • Respira bene con la pancia, premendo bene l’addome sulle cosce per massaggiare gli organi interni.

      Esegui queste posizioni per 5/10 respiri, cercando di rilassarti.

      Il gonfiore addominale può essere causato anche da squilibri alimentari. Continua il tuo percorso alla ricerca del benessere e dell’ottimismo con la pasta di piselli verdi bio di Felicia, una valida alternativa alla pasta, da gustare anche di sera. Porta in tavola il gusto autentico dei legumi e la leggerezza che ti sazia senza appesantire. Ricca di proteine e fibre e fonte di ferro è ideale per tutta la famiglia e anche per gli sportivi.

      Francesca Sala
      Istruttrice di Yoga e di Yoga in gravidanza e per bambini

      Classe 1995, un curriculum che racconta una passione verticale per il mondo dello Yoga, in tutte le sue declinazioni e nella sua componente anche di espressione di stati d’animo e fasi della vita.

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